Trattamento liquami

I liquami risultanti da allevamenti devono essere depurati con o senza generazione di biogas.
In relazione alla specie animale e alla tecnica di allevamento, i reflui zootecnici si differenziano sia nella loro composizione sia nella loro carica inquinante. Il processo di depurazione restituisce nell’ambiente acqua pulita che in parte è possibile da riutilizzare per i lavaggi delle stalle.

Con il pre-trattamento i liquami vengono solo parzialmente trattati per renderli conformi all’utilizzo agronomico nei terreni disponibili. In genere si riduce l’azoto e la materia organica più fermentescibile e maleodorante.
Questi processi in genere sono energivori (cioè richedono la disponibilità di molta energia, soprattutto elettrica) e per questo hanno costi di gestione significativi e a volte non sostenibili dall’azienda.

La digestione anaerobica può inserirsi validamente in questo contesto perché da una parte genera un digestato già stabilizzato nella materia organica e dall’altra può fornire le risorse energetiche e/o economiche (date dagli incentivi per le fonti rinnovabili) per completare il processo di depurazione o rimozione dei composti indesiderati (azoto per la maggior parte) rispondendo alle esigenze ambientali senza gravare troppo sul bilancio economico aziendale.

I principli processi di trattamento utilizzati sono:

• Depurazione biologica a fanghi attivi, (che ricalca quelli utilizzati per le acque reflue) da cui si genera acqua pulita.
• pre-trattamento biologico di nitrificazione e denitrificazione, che consiste di fatto in un depuratore biologico semplificato che ha lo scopo di produrre un liquame a basso contenuto organico ed azotato utilizzabile nello spandimento agronomico sui terreni disponibili.
• separazione per via fisica e/o chimica (es. strippaggio dell’ammoniaca) che viene utilizzato per separare un composto specifico riutilizzabile in altre forme, generando un liquame conforme ed utilizzabile come fertilizzante per i terreni disponibili.